La Tenuta

La Tenuta di Casal Montani, posta in agro romano, adagiata sui dolci colli dei castelli romani, si raggiunge percorrendo la via omonima che si snoda attraverso gli appezzamenti di Colle Mattia, nella parte orientale del territorio del Consorzio dei vini tipici del Frascati DOC – DOCG; un breve tratto di strada bianca  conduce all’ingresso. 

Il cancello in ferro battuto sorretto da colonne in pietra si apre su di un frammento di storia che affonda le sue radici in epoca romana. Le testimonianze a supporto sono molte a partire dalla doppia cisterna romana, ancora intatta, su cui poggia il Casale, posto nel cuore della tenuta di circa 26 ettari. Tanti piccoli dettagli ricordano, a chi visita la proprietà, l’antica origine del luogo: frammenti di muro romano, grotte nascoste nella boscaglia, resti di colonne marmoree, antichi lastricati. 

Nelle tenuta sono presenti vigneti per un totale di circa 18 ettari ed oliveti secolari per circa 8 ettari.

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L’ inclinazione vitivinicola della zona è antica di quasi venti secoli: delle celebri uve della zona già ne parla Jiulis Capitolinus, nella sua Historia Augusta quando racconta che l’imperatore Clodio Albino (145 circa – 19 febbraio 197 d.c.), era molto goloso di frutta: a digiuno divorava “centum persica Campana, et melones Ostienses decem, et uvam Labicanam pondo viginti” (Historia Augusta, Clodius Albinus 11. 2-4) quindi ben venti libbre, circa sei chili, di uva proveniente dall’ager Labicanus, localizzato tra gli attuali paesi di Monte Compatri e Colonna, situati rispettivamente a sud ed est della tenuta. 

Nella tenuta sono presenti superfici vitate per circa 18 ettari. I vigneti sono caratterizzati dal classico impianto a filare, che consente l’ottimale irraggiamento solare del frutto in maturazione, e presentano sesti di impianto differenti in relazione alle varietà di vite coltivate. Tra le tipologie di vitigni presenti nella tenuta si annoverano, tra le uve a bacca bianca, la Malvasia puntinata, la Malvasia di candia, il Trebbiano, il Bombino, il Viognier e l’Incrocio Manzoni; tra le uve a bacca rossa, il Syrah, il Montepulciano e il Cabernet Franc. 

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Nella tenuta coesistono vigneti con un differenziale di impianto di oltre 40 anni a testimonianza dell’attenzione che l’azienda pone nel preservare le varietà autoctone e al contempo nello sperimentare nuovi blend con l’impianto di differenti vitigni.

Passeggiando nella tenuta, da Maggio ad Ottobre, non è difficile imbattersi in splendide rose poste ai capitesta dei filari. Nella tenuta se ne contano oltre 200 esemplari. Dalle rose antiche alle moderne, vigorose e rifiorenti, dalle quelle con stelo a fiore unico a quelle a con fiori riuniti in mazzi…

La distesa a perdita d’occhio dei vigneti è interrotta dalla presenza di olivi secolari. Si contano circa 900 piante che si caratterizzano per una grande diversità varietale. Le cultivar presenti sono per la quasi totalità destinate alla produzione di olive da olio e solo alcuni esemplari hanno una duplice attitudine potendo i loro frutti essere utilizzati sia per la produzione di olive da tavola che per la produzione di olio. Tra le cultivar presenti, tutte tipiche della regione Lazio, si annoverano le varietà  Frantoio, Itrana, Carboncella,  Moraiolo, Leccino, Pendolino, Coccona, Rosciola,